Nonantola e l’alluvione di dicembre 2020: una storia a due voci
La ricordi? Nelle prime ore del 6 Dicembre 2020 si è verificato il cedimento dell’argine est del fiume Panaro, all’estremità sud ovest del Comune di Nonantola, un piccolo ed operoso paese in provincia di Modena.
Dicembre 2020, l’alluvione a Nonantola
La ricordi? Nelle prime ore del 6 Dicembre 2020 si è verificato il cedimento dell’argine est del fiume Panaro, all’estremità sud ovest del Comune di Nonantola, un piccolo ed operoso paese in provincia di Modena.
Le avverse condizioni meteo unite alle difficoltà operative di ricostruzione dell’argine, hanno provocato il completo deflusso dell’acqua che ha invaso sia l’area industriale che il paese stesso. L’allagamento ha raggiunto il metro di altezza, coinvolgendo non solo i vani interrati, ma anche i locali a piano terra di aziende ed abitazioni.
Un’impresa allagata
Tra le aziende colpite dall’ingente quantità d’acqua, ti vogliamo raccontare di F.R.L. SRL che svolge attività di selezione, disossatura e commercio di salumi e prosciutti.
I locali interrati, adibiti a magazzino, sono stati completamente invasi da acqua e limo fino al soffitto, sommergendo le celle frigo, i macchinari e la centrale dell’ascensore montacarichi. A piano terra dove si trovano uffici, laboratori e spedizioni, l’acqua ha sommerso arredi, macchinari e merci. L’inondazione non ha risparmiato nemmeno l’area cortiliva che ha avuto bisogno di ingenti opere di bonifica.
Cosa significa per un’azienda un evento simile?
L’abbiamo chiesto al titolare, il signor Luca Fiorini che senza mezzi termini ci ha risposto: “Quello che ho vissuto è stato un disastro autentico: l’alluvione a casa e in azienda.
Tenete presente che ho un prosciuttificio e a dicembre ho il record di attività con la produzione di cesti natalizi. Nonostante il Covid19, Natale è sempre Natale e il regalo culinario è sempre apprezzato e io ho un buon parco clienti. Il nostro laboratorio lavora in genere dall’8 al 20 dicembre e l’alluvione è avvenuta il 6, capite perchè parlo di disastro?”
Come ha affrontato Assicoop un evento simile?
La parola d’ordine per noi è stata velocità. Insieme al Perito incaricato, Geom. Stefano Vannini, già nella prima mattinata di mercoledì 9 Dicembre abbiamo eseguito il sopralluogo con Benpower Srl, società leader specializzata nell’azione di bonifica e ripristino di siti colpiti da incendi ed allagamenti.
Si sono intraprese subito le attività di salvataggio e bonifica, con interventi di aspirazione dei residui di limo sul fabbricato e sui macchinari, oltre a procedere ad un’operazione di cernita dei salumi, purtroppo non più commerciabili.
L’attività di pronto intervento ha consentito di mitigare i danni a macchinari ed impianti danneggiati e ha permesso una celere ripresa – anche se limitata ed in emergenza – dell’attività dell’azienda, in un momento dell’anno particolarmente importante vista la prossimità delle feste.
Il danno subito dalla nostra assicurata si è attestato intorno a € 200.000,00, in buona parte liquidati in breve tempo.
Come è andata quindi da quel 9 dicembre?
Lo facciamo descrivere dal signor Fiorini: “Fino al 24 dicembre abbiamo lavorato ininterrottamente per cercare di recuperare al massimo la vendita di prodotti. C’era da pulire, sanificare e recuperare macchinari nuovi: li ho noleggiati perchè i miei erano fuori uso visto che le componenti elettriche erano state distrutte. Dieci persone pulivano e bonificavano per riaprire: una squadra ingente mandata in 24 ore da Assicoop!
Stefano, il nostro assicuratore e il Geometra Vannini, il perito, sono stati eccezionali. Sempre presenti e ben consapevoli della situazione: ho detto loro che avevo bisogno di stringere i tempi per ottenere la liquidazione e sono riusciti a mettersi nei mie panni, completando la pratica nella metà del tempo. Il 15 marzo ero liquidato.
Se devo dare un voto ad Assicoop per tempistica ed efficienza, dico 10 e, devo essere sincero, è stata più veloce di quanto credessi. Grazie ai nostri sforzi e alla sua ottima organizzazione, abbiamo recuperato al meglio: il 21 dicembre abbiamo riaperto l’attività, salvando il Natale senza perdere nessun cliente”.
Assicurarsi è importante?
“Da imprenditore posso dire che è la scelta più giusta. I catastrofali non li avevo in polizza finché non li ha proposti il mio assicuratore: dopo il terremoto del 2012, mi ha presentato anche questa opzione e ho detto sì. E ho fatto bene: se non fossi stato assicurato posso dire senza dubbio che non avrei riaperto dopo l’alluvione: i danni sarebbero stati troppo ingenti da affrontare da soli.
Questa storia si è conclusa, in un momento come questo, con una ri-apertura, non voglio aggiungere altro. Ho già detto tutto”.